Tra il quinto e il sesto ciel di Paradiso
in sogno mi trovai in quella parte
accanto ad un, di cui non vidi il viso.
Sì come Dante nel Cielo di Marte
vide la croce di anime dove
per festeggiar ciascuna si diparte,
tal vidi io, verso il Cielo di Giove
anime andar e ritornar veloci
ch'i non potea volger li occhi altrove.
Tutti parean cantare a mille voci
un inno per chi merita mercedi
e di letizia esser portavoci.
La guida disse a me: «quelle che vedi
partir da Marte per volar più in suso
guarda ove vanno, e dopo mi concedi
ch'io possa dire a te perché da giuso
hanno attrazion per li superni scanni
e del disìo che è dentro loro infuso.
Ei combattero con profondi affanni
e furon milizianti di giustizia
devoti e fidi, numerosi anni.
La morte lor, coperse di trestizia
quanti condussero una vita onesta
ma vita lor, fu autentica primizia.
Come unico obiettivo nella testa
avevan quello di servir lo Stato
contro i soprusi di gente molesta.
La mafia combattero, e al loro lato
ebbero quei che sopra il cielo rosso
siedon beati nel cielo argentato.
Il primo di coloro che si è mosso
fu un poliziotto di Boris Giuliano
l'occhio avea fino, e 'l cervello grosso.
Lui tenea a mente d'ogni cristiano
il viso, la razza, nome e cognome
archivio vivente del genere umano.
Fu Fìladelfio Aparo il suo nome
e fu ammazzato com'era di usanza
con arma da fuoco a testa e addome.
Ora è con Boris nel cielo, e lì danza
e la memoria loro va riempiendo
il cuore di fiducia e di speranza.
Quell'altro di là che si sta muovendo
è Mario Francese, e accanto è suo figlio:
insieme con gran gioia van ridendo.
Là puoi veder sovra 'l cielo vermiglio
risplendervi Piersanti Mattarella
brilla di sotto all'araldico giglio.
Lo vedi dialogar con quella stella
che in cielo di Mercurio guarda qui:
quelli è Pertini, e fé l'Italia bella.
Lenin Mancuso e Carmelo Iannì
La Torre, Immordino ed Impastato
con Ciaccio Montalto splendono lì.
Se guardi più su, nel cielo argentato
di giudici la schiera vedrai là,
fedeli servitori dello Stato:
Rocco Chinnici, il giudice papà
che succedette dopo Terranova
ch' insieme a lui, alla sua destra stà.
Gaetano Costa un po' più in là si trova
con Ninni Cassarà e con Dalla Chiesa:
tutti risplendono di luce nuova.
E là, quei due che sembrano in attesa
di risalir più su tra li beati
a brieve compiran la loro ascesa.
D'allor che giù saran beatificati
là si saluteran con l'occhiolino
insiem staranno e mai più separati:
sappi ch'ei son Falcone e Borsellino
lì nella rosa dei beati andranno
e siederanno accanto a Livatino.
E un po' più giù, dove i bambini stanno
e di loro innocenza fanno motto
in mezzo a quelli, loro posto hanno:
Giuseppe Letizia, e un poco più sotto
gli Asta, con Giuseppe Di Matteo,
Sansone, Green, e Placido Rizzotto.
E dove il cielo quella luce fèo
un'altra schiera di guerrieri stassi:
Basile, e insieme a lui Mario D'Aleo,
Beppe Montana e Libero Grassi;
con lor potrai veder Pietro Scaglione
che in questa guerra mosse i primi passi.
Ancor potrei nomar molte persone
ché i tanti padri di famiglia uccisi
son tutti lì a formare 'esto girone.
Giuseppe Fava, e Don Pino Puglisi,
Giuseppe Alfano, e se hai la mente accorta
se guardi ben, puoi scorgere i lor visi.
E tutti quei che fecero da scorta
e che lasciaron vedove lor spose
sono in quel ciel. E tu, questo riporta:
se cerchi quei che han fatto buone cose
vivendo sempre tutto con amore
e lor virtù han fatto silenziose
o quei che han combattuto con ardore,
guarda lassù, ché le persone belle
che han fatto tante gesta di valore
brillano là, ove brillano le stelle.»